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Partito il corso Capobianco con l’Italbasket femminile

29 Ottobre 2023

Venerdì, con le prime 24 convocazioni (sedici per il raduno in programma da domenica 5 a domenica 12 novembre ed otto come riserve a casa) c’è stato il primo atto ufficiale, dopo l’insediamento del 21 settembre, del coach venafrano Andrea Capobianco quale commissario tecnico dell’Italbasket rosa.

In particolare, il tecnico pentro si è proiettato su quella che sarà la sua esperienza 2.0 al timone delle azzurre.

«Quando il presidente Petrucci mi ha chiamato – ha affermato al portale della Fip Molise – per offrirmi questo progetto, mi sono approcciato a questo percorso con il massimo dell’entusiasmo cercando di porre l’opportuna attenzione ad ogni aspetto. Sono riconoscente al presidente e a tutta la struttura federale per aver posto la fiducia nella mia persona in questa nuova fase. Da quel momento mi sono messo subito all’opera vedendo tante partite ed è sempre più forte in me la convinzione, alimentata anche dall’osservazione di tante partite, che ci siano le potenzialità per fare davvero bene.. Ovviamente, a stretto giro il percorso è focalizzato sugli Europei del 2025 che punteremo ad affrontare nel miglior modo possibile».

Le azzurre hanno già la certezza di far parte dell’evento continentale, essendo l’Italia uno dei quattro paesi ospitanti con Germania, Repubblica Ceca e Grecia, dove si svolgerà anche la fase finale di un appuntamento che poi proietterà sui Mondiali del 2026 previsti in Germania (nazione cestisticamente sempre più in ascesa sia al maschile che al femminile).

Le azzurre si ritroveranno domenica a Milano dove lavoreranno anche salvo mercoledì e giovedì quando saranno a Vigevano sede anche, alle 20, del match con la Grecia per poi trasferirsi ad Amburgo, dove domenica 12 alle 17.30 ci sarà il match con la Germania nel novero delle prime due delle sei gare di una poule che non avrà qualificate, perché già tutte ammesse all’atto finale continentale.

«A livello di grande pubblico – spiega ancora Capobianco – si è parlato di partite inutile, ma nessuna gara lo è, anzi assume un valore fondante: quello cioè di creare un valore di passione per la maglia azzurra».

Il Molise nel primo gruppo di sedici sarà rappresentato non solo da coach Capobianco, ma anche da una delle sedici selezionate: l’italoamericana in forza alla Geas Sesto San Giovanni Gina Conti, i cui avi paterni hanno raggiunto gli Stati Uniti da Carovilli.

«Quando sono andato a vedere i riferimenti – riconosce il tecnico – è stata senz’altro una sensazione particolare, forse un segno del destino. Con certezza, ciascun elemento convocato dovrà dare prova delle sue peculiarità, ma con certezza tutte mi hanno espresso la loro voglia di dare il massimo per la maglia azzurra e sono certo che questa cosa emergerà nelle singole sedute».

Presente anche l’esterna della Magnolia Campobasso Martina Kacerik con, tra le giocatrici a disposizione, anche l’altra rossoblù Stefania Trimboli.

L’esperienza con la nazionale femminile, peraltro, completa anche un capitolo di dodici anni come responsabile delle squadre nazionali giovanili maschili, che vede lo stesso coach riavvolgere con grande passione un nastro fatto di grandi soddisfazioni tra successi (come quelli al torneo di Mannheim), medaglie europee e mondiali.

«Questi dodici anni – argomenta – mi hanno dato tantissimo e mi lasciano dentro altrettanto, se non di più. Ho avuto modo di poter programmare tante situazione ed allenare un numero rilevantissimo di ragazzi. Personalmente, sono molto grato a chi ha lavorato con me: dai miei assistenti ai tanti colloqui avuti con i coach dei vivai in giro per l’Italia, nel novero di collaborazioni efficacissime, passando per lo stretto rapporto con i referenti tecnici territoriali. Sapere che, tutti i ragazzi dalla classe 1995 in poi arrivati sino alla maglia azzurra a livello senior hanno dato vita ad una trafila di rilievo con i team under ed il segnale più chiaro di come il credere nel vivaio e lavorare con costanza per la crescita dei ragazzi siano il segnale di un contributo dallo scopo ben definito: quello di volere con forza e puntare a fare il bene della disciplina».