Un altro attestato per il Molise cestistico, Michele Falcione ‘arbitro benemerito’
Ancora una bella notizia, ancora un titolo di rilievo che arriva direttamente da Roma – nello specifico dal consiglio federale della Fip – e che riconosce l’appellativo di benemerito nella circostanza ad un arbitro che, col fischietto sul parquet (ben ventiquattro stagioni) o da osservatore (da sei tornei a questa parte) ha fornito la sua sostanziosa opera al Cia (lo specifico settore della Federbasket).
Così – in un fine 2022 – che mette in luce le eccellenze altomolisane della palla a spicchi: dopo Capracotta, sul fronte tecnico, con Tiziano Rosignoli, a risaltare è ora Pescopennataro (luogo delle origini e del buen retiro estivo) per chi, invece, trascorre il resto del suo anno nel capoluogo di regione a Campobasso, ormai sua seconda pelle (e non solo per motivi lavorativi).
Con grande soddisfazione dell’intera struttura federale territoriale con in testa il proprio vertice Giuseppe Amorosa, il Molise della palla a spicchi applaude in queste ore Michele Falcione, numero uno del Cia regionale e destinatario del riconoscimento di arbitro benemerito arrivatogli direttamente da Roma.
«Per me – spiega il diretto interessato – si tratta di una grande soddisfazione e non posso che essere felice di questa designazione, che rappresenta un coronamento e senz’altro non la fine del percorso perché conto, col lavoro costante, di potermi prendere anche altre soddisfazioni. È un titolo, peraltro, che mi fa doppiamente piacere perché arriva direttamente da Roma e dal consiglio federale».
«Si tratta di un riconoscimento – aggiunge Falcione – che mi trasmette stimoli sempre più forti nel proseguire anche sulle iniziative di proselitismo che si stanno portando avanti sul territorio in questo settore. Nel frattempo, mi sento di dire grazie al numero uno del movimento nella nostra regione Giuseppe Amorosa, al presidente federale Gianni Petrucci e al commissioner di settore Luigi La Monica, le figure per cui è passata ed è stata ratificata, dopo essere stata recepita, questa nomina. Inutile nascondersi dietro un dito, sono molto felice e soddisfatto di questo traguardo, che mi sento di condividere con le persone che ho avuto modo di incontrare nel mio percorso sportivo e che mi hanno lasciato dentro un ricordo intenso. Si tratta di un obiettivo figlio della passione, che è più forte di ogni aspetto complessivo e che ti spinge sempre ad ottenere bei risultati. Aver ricevuto tanti riconoscimenti tributatimi da organismi extraregionali mi dà grande soddisfazione e al tempo stesso mi responsabilizza ulteriormente».
E rende intenso anche un percorso «nato quando avevo undici anni, entrando in un campo da basket con una prospettiva che mi ha portato a sedici a disimpegnarmi col fischietto in bocca, ruolo che mi ha aiutato a ponderare tutte le situazioni, ad essere una persona riflessiva e non istintiva».
«Molto – chiosa Falcione – devo al mio Molise e di questo devo ringraziare tutto il movimento, non solo il fronte arbitrale, ma tutti più in generale, ossia dirigenti, tecnici e giocatori perché il nostro è un universo composito in cui il compito di ognuno è strettamente interconnesso con quello degli altri».