
Una struttura destinata ad essere un vero e proprio gioiello per il Molise cestistico. È stato inaugurata questo pomeriggio a Venafro il playground sorto nell’area della parrocchia di don Orione, frutto della sinergia tra il coach responsabile delle squadre nazionali giovanili maschili e delle nazionali Open, maschile e femminile, di 3×3 Andrea Capobianco con il parrocco don Salvatore Rinaldi, nonché dell’opera in loco di Peppino Bernardi, Giancarlo Mercolino e Marco Bandera.
Da parte sua, coach Capobianco ha comprato e donato alla struttura i due canestri come memoria del padre Mario, amante dello sport e sempre vicino ai giovani.



































(foto Vittorio Bandera)
Ad aprire la cerimonia di inaugurazione (con una cornice di pubblico di assoluto rilievo) le parole di coach Andrea Capobianco che ha raccontato la gestazione dell’opera e come lo sport rappresenti un riferimento assoluto nella crescita del comunità. Poi don Salvatore ha benedetto la struttura, quindi è stato eletto un messaggio della consigliera nazionale del Coni Elisabetta Lancellotta prologo ad un momento di premiazioni che ha visto sotto i riflettori, tra gli altri, il vicesindaco Marco Valvona, il presidente della Pia Unione Nicandro Vizoco (tecnico dello stesso Capobianco nella sua carriera da giocatore), il numero uno della Fip Molise Giuseppe Amorosa ed il delegato federale per Isernia Raffaele Sassi.
A dare ulteriore emozione il messaggio di Giuseppe Poeta, assistant coach dell’Italbasket, direttamente da Manila dove era impegnato con la Nazionale che ha parlato con grande passione delle peculiarità di crescita tecnica dei playground.
Quindi, per il momento di chiusura della giornata, c’è stato spazio per lo scrimmage tra le formazioni under 18 del Basket Venafro e della New Fortitudo Isernia (le prime due città nel percorso di tecnico dello stesso coach Capobianco) con affermazione per il team ospitante guidato da coach Tonino Bernardo con il punteggio di 39-38.
Nell’intervallo della contesa, tra l’altro, riconoscimento anche per Massimo Marchitelli, il padre putativo della palla a spicchi a Venafro, avendo costituito la prima formazione cestistica in città, impegnata, all’epoca, sul campo della parrocchia di San Martino (un ulteriore fil rouge con questo secondo sabato del mese di settembre).